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Durante i quattro secoli nei quali si svilupparono le carte nautiche, l'obiettivo dei marinai e dei cartografi era quello di trasferire il globo terrestre su una superficie piana, per poter rilevare la rotta e misurare la distanza da percorrere. La prima espressione grafica di questa esigenza è il portolano, disegnato su pergamena (1300 circa), frutto più di intuizione che di un metodo preciso. Gerhad Mercator fornirà nel 1559 l'esatta legge matematica, detta delle "latitudini crescenti" che impiegherà duecento anni a detronizzare il "martelogio"


Una delle carte della raccolta nota come "lo specchio del mare". Non ha importanza il fatto che la penisola del Cotentin appaia rovesciata, dal momento che è proprio così che si mostra a chi si diriga verso di essa.






"Nuova carta nautica delle coste d'America, con tutte le isole, le baie e i fiumi, nonché gli scogli e le profondità..."

 

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